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Procedura valutativa a sportello. Il MISE definirà con avviso i termini per presentazione domande. Per i territori delle aree di crisi industriale non complessa l’avviso per presentazione domande agevolazione dovrà attendere l’emanazione del decreto di cui all’art. 2, comma 3, del DM 09/06/2015 che individua le aree.

Nella aree di crisi industriale complessa ndividuate dal DM 31/01/2013, in cui l’intervento è disciplinato da apposito accordo di programma, i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione sono indicati dal MISE tramite emanazione, per ogni accordo di programma, di specifico avviso.

RIFERIMENTI NORMATIVI
D. M. 9 giugno 2015 – Circolare 6 agosto 2015 n. 5928

OBIETTIVO
Promuovere il rilancio di aree colpite da crisi industriale attraverso la valorizzazione della vitalità imprenditoriale e delle potenzialità dei singoli territori ricadenti in Aree di crisi industriale complessa (Decreto MISE 31.01.2013) o nelle aree di crisi industriale non complessa con impatto sullo sviluppo dei territori interessati e sull’occupazione (da individuare).

SOGGETTI BENEFICIARI
Società di capitali, cooperative e società consortili che, alla data di presentazione della domanda:

  • siano iscritte nel Registro delle imprese; le imprese straniere possono presentare domanda purchè dimostrino la disponibilità di una sede in Italia alla richiesta della prima erogazione;
  • siano nel pieno esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrino tra le società che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili;
  • non risultino impresa in difficoltà;
  • non abbiano nei 2 anni precedenti chiuso analoga attività in Europa o avere in programma di cessare l’attività entro 2 anni dal completamento del programma proposto nella zona interessata.

PROGRAMMI AMMISSIBILI
Programmi di investimento produttivo e i programmi di investimento per la tutela ambientale. Sono ammissibili, per un ammontare non superiore al 20% del totale degli investimenti, i progetti per l’innovazione dell’organizzazione.

PROGRAMMI DI INVESTIMENTO PRODUTTIVO
Devono essere diretti, fermo restando quanto previsto per le imprese di grandi dimensioni, a:

  • realizzazione nuove unità produttive tramite adozione soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative;
  • ampliamento e/o riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo;
  • realizzazione nuove unità produttive o ampliamento unità produttive esistenti che eroghino i servizi nell’ambito di attività turistiche finalizzate al potenziamento e miglioramento dell’offerta ricettiva;
  • l’acquisizione di attivi di uno stabilimento;

Per le imprese di grandi dimensioni, i programmi di investimento sono ammissibili solo se realizzati in aree di crisi ricadenti nelle aree del territorio italiano ammesse alla deroga all'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE, mentre nelle aree del territorio ammesse alla deroga all'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, sono ammissibili esclusivamente i programmi di cui alla lettera a) e quelli di cui alle lettere b) e d) qualora prevedano una diversificazione della produzione e a condizione che le nuove attività non siano simili a quelle svolte precedentemente nell’unità produttiva. 

Sono, invece, esclusi i programmi di investimento produttivo proposti da imprese di grandi dimensioni in territori non ricompresi nelle predette aree del territorio nazionale.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono:

  • riguardare unità produttive ubicate in un’area di crisi. Ciascun programma deve conseguire gli obiettivi previsti e riguardare un’unica unità produttiva, ad eccezione dei progetti per l’innovazione dell’organizzazione che, qualora presentati in forma congiunta, possono riguardare più unità produttive;
  • prevedere spese non inferiori a € 1.500.000;
  • essere avviati dopo la presentazione della domanda;
  • essere realizzati entro 36 mesi dalla data di delibera di concessione delle agevolazioni;
  • prevedere un programma di incremento occupazionale da realizzarsi entro 12 mesi dalla data di ultimazione.

PROGRAMMI DI INVESTIMENTO PER LA TUTELA AMBIENTALE
I programmi per la tutela ambientale devono essere diretti a:

  • innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa;
  • consentire adeguamento anticipato a norme UE che innalzano il livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore;
  • ottenere una maggiore efficienza energetica;
  • favorire la cogenerazione ad alto rendimento;
  • promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • il risanamento di siti contaminati;
  • il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti;

PROGETTI PER L’INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE
Sono ammissibili, max per il 20% degli investimenti, i progetti per l’innovazione dell’organizzazione consistenti nell'applicazione nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell'organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un'impresa. Per le imprese di grandi dimensioni tali progetti sono ammissibili solo se realizzati in collaborazione con PMI che devono sostenere almeno il 30% del progetto.

SETTORI AMMISSIBILI

  • estrazione minerali da cave e miniere, eccetto le miniere di carbone non competitive (decisione 2010/787/UE del Consiglio;
  • attività manifatturiere (sezione C dell’Ateco 2007 ad eccezione della Siderurgia, Cantieristica navale e Fibre sintetiche);
  • produzione energia esclusivamente per i codici 35.11 (produz. energia elettrica) e 35.30 (fornitura vapore e aria condizionata);
  • attività dei servizi alle imprese;
  • attività turistiche, finalizzate allo sviluppo dell’offerta attraverso potenziamento e miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva (Codice Ateco 2007 55 ad eccezione del codice 55.90.1 - gestione vagoni letto).

SPESE AMMISSIBILI
Decorrono dalla data presentazione della domanda e riguardano:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni (max 10%);
  • opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali (max 40% dell’investimento, 70% per il turismo);
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie;
  • programmi informatici e servizi per tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali (max 50% dell’investimento).

Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al programma di investimento produttivo. Tali spese sono ammissibili max per il 5% dell’investimento, fermo restando che la relativa intensità massima dell’aiuto è pari al 50% in equivalente sovvenzione lordo (ESL).

Per le imprese di grandi dimensioni le spese relative ad attivi immateriali sostenute per la realizzazione di programmi di investimento produttivo sono ammissibili solo nel limite del 50% del totale del programma di investimento.

In relazione ai programmi di investimento per la tutela ambientale sono considerati agevolabili i costi di investimento.

In relazione ai progetti per l’innovazione dell’organizzazione sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:

  • personale dipendente (solo tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, per il tempo impegnato per le attività del progetto);
  • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti nonché servizi di consulenza e altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto;
  • spese generali derivanti direttamente dal progetto;
  • materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto. 

AGEVOLAZIONI E CONTRIBUTO FINANZIARIO
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato. 

Il finanziamento agevolato concedibile, fatto salvo il caso della eventuale partecipazione al capitale sociale di INVITALIA, è pari al 50 % degli investimenti, ha una durata max 10 anni oltre un periodo di preammortamento della durata max 3 anni, commisurato alla durata del programma. Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni, fermo restando il rispetto del limite minimo dello 0,50 per cento annuo del tasso d'interesse.

In caso di partecipazione del Soggetto gestore (INVITALIA) al capitale dell’impresa, la somma del finanziamento agevolato e della partecipazione al capitale sociale non deve essere inferiore al 50% dell’ammontare complessivo delle agevolazioni concedibili.

La somma del finanziamento agevolato, del fondo perduto e della eventuale partecipazione di Invitalia al capitale dell’impresa, non può essere superiore al 75 % degli investimenti ammissibili.

Il rimborso del finanziamento agevolato avviene con rate semestrali costanti posticipate scadenti il 30.06 e il 31.12 di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.

Il finanziamento agevolato deve essere assistito da garanzie reali, tramite ipoteca di 1° grado sull’immobile e privilegio speciale sui macchinari, da acquisire esclusivamente sui beni agevolati facenti parte del programma di investimento. Il valore di iscrizione delle garanzie è pari alla quota capitale del finanziamento.

L’impresa beneficiaria deve garantire la copertura finanziaria dell’investimento apportando un contributo finanziario - risorse proprie o finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico- , pari ad almeno il 25 % delle spese ammissibili ed è tenuta all’obbligo del mantenimento dei beni agevolati per almeno 5 anni, ovvero 3 anni nel caso di PMI, dalla data di ultimazione del programma.

PARTECIPAZIONE AL CAPITALE DI RISCHIO DELL’IMPRESA
E’ facoltà del soggetto proponente l’iniziativa agevolabile richiedere una partecipazione di minoranza del Soggetto gestore INVITALIA al capitale dell’impresa. La partecipazione, che deve essere transitoria, non può essere superiore al 30% del capitale dell’impresa e non può comportare per Invitalia  responsabilità di gestione, né rilascio di garanzie.

PROCEDURA DI ACCESSO
Modalità di accesso e termini di presentazione della domanda di agevolazioni saranno fissati con circolare ministeriale.  

ISTRUTTORIA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le domande di agevolazioni sono presentate al Soggetto gestore, che procede secondo ordine cronologico all'istruttoria delle domande sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

  • credibilità del soggetto proponente in termini di adeguatezza e coerenza del profilo dei soci con personalità giuridica e dei soci persona fisica e/o del management aziendale, in relazione alla pregressa esperienza lavorativa e/o professionale, rispetto al progetto imprenditoriale (tale criterio richiede una solida struttura economico-finanziaria che andrà valutata in base ai bilanci degli ultimi 3 anni);
  • fattibilità tecnica del programma degli investimenti;
  • programma occupazionale;
  • potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell’iniziativa proposta e relative strategie di marketing;
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del progetto imprenditoriale.

Per ciascuno dei suddetti criteri, alla domanda è attribuito uno specifico punteggio. L’esame di merito comprende anche un colloquio obbligatorio con i proponenti finalizzato ad approfondire tutti gli aspetti del piano d’impresa.

EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI
Il contributo in conto impianti e il finanziamento agevolato sono erogati per SAL a fronte di titoli di spesa anche non quietanzati, ad eccezione dell’ultimo SAL.

In ciascun SAL, le spese non quietanzate non possono essere superiori al 25% della spesa ammissibile complessiva. Ciascuna erogazione, ad eccezione della prima, è, comunque, subordinata alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa non quietanzati presentati ai fini dell’erogazione precedente.

La prima erogazione delle agevolazioni può avvenire, su richiesta dell’impresa beneficiaria, anche in anticipazione, nel limite del 25% delle agevolazioni complessivamente concesse, previa presentazione di fideiussione bancaria o di polizza assicurativa. 

1) Tutti i comuni della provincia di Avellino.

2) Tutti i comuni della provincia di Caserta;

3) I seguenti comuni della provincia di Benevento: Airola, Arpaia, Bonea, Bucciano, Forchia, Montesarchio, Paolisi, Moiano.

4) I seguenti comuni della provincia di Napoli: Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Marigliano, Nola, Pomigliano d’Arco, Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Cercola, Ercolano, Gragnano, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, San Gennaro Vesuviano, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Santa Maria la Carità, Sant'Anastasia, Sant'Antonio Abate, Saviano, Somma Vesuviana, Striano, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase.

5) i seguenti comuni della provincia di Salerno: Angri, Castel San Giorgio, Cava dei Tirreni, Corbara, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati, Siano.

OCF S.r.l.

G.A. Finance collabora con la consociata OCF, società con pluriennale esperienza operante nell’ambito della consulenza aziendale strategica.

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